La pronuncia dell’inglese | storia, curiosità ed esempi
Perché non ci sono regole per la pronuncia dell’inglese?
Un po’ di storia
Per capire le “regole” della pronuncia dell’inglese bisogna guardare la storia; iniziamo dalla fine dell’Impero Romano.
I conquistatori romani hanno lasciato strade dritte, varie città ed un lungo valico ma il latino parlato dai romani ha influito poco sulla lingua parlata dalla maggior parte degli abitanti delle isole britanniche. L’influenza del latino è avvenuto dalla Chiesa e, più avanti, dall’interesse nella scienza durante il periodo rinascimentale.
Le lingue degli abitanti pre-conquista romana
I celti e le loro lingue di origine indo-europeo? Gli invasori (i romani e quelli successivi) venivano sempre da est, ed i celti si sono ritirati verso l’ovest. Hanno contribuito molto poco all’inglese moderno, perché in pochi casi c’è stata convivenza, ma le lingue celtiche antichissime sono ancora in uso.
In Cornovaglia la lingua non è (quasi) più parlata ma il Galles moderno è un paese fieramente bilingue. Nelle isole della Scozia ovest il gaelico viene parlato ancora ed in Irlanda tutti studiano a scuola la lingua irlandese.
Gli Angli, i Sassoni, i Juti
Entro il 5° secolo dopo Cristo la maggior parte dell’attuale Inghilterra era occupato da popoli che parlavano lingue proto-germanici: gli angli, i juti ed i sassoni).
I vichinghi hanno colonizzato dal 700 la parte nord dell’isola di Gran Bretagna e la loro lingua, il norreno, ha contribuito con circa 2000 vocaboli (come skin, sister, give, take, both, ugly).
Due classi sociali, due lingue diverse
Nel 1066 i normanni hanno conquistato l’Inghilterra e per ben 3 secoli si parlavano due lingue: i Signori parlavano il francese mentre la gente comune continuava a parlare la lingua “anglo-sassone”.
Pian piano le due lingue sono diventate una, ricchissima di vocaboli e di sinonimi per questo motivo (pensate a liberty e freedom), Old English che poi è diventato Middle English, diventando Modern English dopo il 1500. Le parole in inglese che assomigliano quelle italiane, spesso derivano dal francese.
L’inglese è più recente rispetto all’italiano
L’inglese è cambiato molto di più rispetto all’italiano negli ultimi 650 anni: è molto difficile leggere nell’originale le opere di Chaucer (1343-1400) mentre gli studenti italiani possono studiare nell’originale della Divina Commedia, scritto diversi anni prima.
Tracce dell’Impero Britannico rimangono nei vocaboli “presi in prestito” dall’hindi o urdu (bungalow, jungle, shampoo) e dalle lingue caraibiche (canoe, barbeque, hurricane), ecc.
Un’articolo dettagliato si trova in Wikipedia.
Tante radici diverse hanno portato a tante “regole” diverse per la pronuncia; dobbiamo dire che l’inglese non è una lingua fonetica! Persino alcuni consonanti cambiano pronuncia, lasciamo perdere i vocali! E per gruppi di lettere insieme le possibili pronuncia possono essere 3 o 4!
La pronuncia in inglese è importante?
In tanti possono dire “ma mi capiscono comunque!”. Questo potrebbe essere vero ma la pronuncia è comunque molto importante.
Ho partecipato anni fa ad un esperimento dove una ventina di madrelingua ascoltavano registrazioni di inglese parlato da stranieri; si è rivelato che il blocco principale alla comprensione erano gli errori di pronuncia, in particolare nell‘enfasi nella frase: il “ritmo” della lingua. (In breve, pronunciamo più forte le parole che reputiamo più importanti in quello che vogliamo comunicare). Può essere difficile per gli italiani a causa dell’ordine delle parole nella frase, e perché spesso in mezza ad una frase preposizioni, congiunzioni ed ausiliari “perdono” la vocale).
E’ molto evidente che un madre lingua associa una buona e chiara pronuncia con una buona conoscenza dell’inglese; parlerà più lentamente (ed a volume più alto!) con chi ha un accento “straniero” forte! Spesso questo non è la situazione reale, ma suggerisce che soprattutto chi usa l’inglese nel lavoro farebbe bene ad investire nel migliorare la pronuncia.
Una poesia da leggere e ascoltare per capire la particolarità della pronuncia dell’inglese
Tanti esempi delle stranezze della pronuncia inglese per chi ha inglese buono ed una “curiosità linguistica”! Un olandese che voleva perfezionare la sua pronuncia inglese ha scritto questa poesia nel 1922; la legge Audrey con la sua pronuncia abbastanza neutra del sud Inghilterra.
‘The Chaos’ by Gerard Nolst Trenité, 1922
Dearest creature in creation,
Study English pronunciation.
I will teach you in my verse
Sounds like corpse, corps, horse, and worse.
I will keep you, Suzy, busy,
Make your head with heat grow dizzy.
Tear in eye, your dress will tear.
So shall I! Oh hear my prayer.
Just compare heart, beard, and heard,
Dies and diet, lord and word,
Sword and sward, retain and Britain.
(Mind the latter, how it’s written.)
Now I surely will not plague you
With such words as plaque and ague.
But be careful how you speak:
Say break and steak, but bleak and streak;
Cloven, oven, how and low,
Script, receipt, show, poem, and toe.
Hear me say, devoid of trickery,
Daughter, laughter, and Terpsichore,
Typhoid, measles, topsails, aisles,
Exiles, similes, and reviles;
Scholar, vicar, and cigar,
Solar, mica, war and far;
One, anemone, Balmoral,
Kitchen, lichen, laundry, laurel;
Gertrude, German, wind and mind,
Scene, Melpomene, mankind.
Billet does not rhyme with ballet,
Bouquet, wallet, mallet, chalet.
Blood and flood are not like food,
Nor is mould like should and would.
Viscous, viscount, load and broad,
Toward, to forward, to reward.
And your pronunciation’s OK
When you correctly say croquet,
Rounded, wounded, grieve and sieve,
Friend and fiend, alive and live.
Ivy, privy, famous; clamour
And enamour rhyme with hammer.
River, rival, tomb, bomb, comb,
Doll and roll and some and home.
Stranger does not rhyme with anger,
Neither does devour with clangour.
Souls but foul, haunt but aunt,
Font, front, wont, want, grand, and grant,
Shoes, goes, does. Now first say finger,
And then singer, ginger, linger,
Real, zeal, mauve, gauze, gouge and gauge,
Marriage, foliage, mirage, and age.
Query does not rhyme with very,
Nor does fury sound like bury.
Dost, lost, post and doth, cloth, loth.
Job, nob, bosom, transom, oath.
Though the differences seem little,
We say actual but victual.
Refer does not rhyme with deafer.
Feoffer does, and zephyr, heifer.
Mint, pint, senate and sedate;
Dull, bull, and George ate late.
Scenic, Arabic, Pacific,
Science, conscience, scientific.
Liberty, library, heave and heaven,
Rachel, ache, moustache, eleven.
We say hallowed, but allowed,
People, leopard, towed, but vowed.
Mark the differences, moreover,
Between mover, cover, clover;
Leeches, breeches, wise, precise,
Chalice, but police and lice;
Camel, constable, unstable,
Principle, disciple, label.
Petal, panel, and canal,
Wait, surprise, plait, promise, pal.
Worm and storm, chaise, chaos, chair,
Senator, spectator, mayor.
Tour, but our and succour, four.
Gas, alas, and Arkansas.
Sea, idea, Korea, area,
Psalm, Maria, but malaria.
Youth, south, southern, cleanse and clean.
Doctrine, turpentine, marine.
Compare alien with Italian,
Dandelion and battalion.
Sally with ally, yea, ye,
Eye, I, ay, aye, whey, and key.
Say aver, but ever, fever,
Neither, leisure, skein, deceiver.
Heron, granary, canary.
Crevice and device and aerie.
Face, but preface, not efface.
Phlegm, phlegmatic, ass, glass, bass.
Large, but target, gin, give, verging,
Ought, out, joust and scour, scourging.
Ear, but earn and wear and tear
Do not rhyme with here but ere.
Seven is right, but so is even,
Hyphen, roughen, nephew Stephen,
Monkey, donkey, Turk and jerk,
Ask, grasp, wasp, and cork and work.
Pronunciation (think of Psyche!)
Is a paling stout and spikey?
Won’t it make you lose your wits,
Writing groats and saying grits?
It’s a dark abyss or tunnel:
Strewn with stones, stowed, solace, gunwale,
Islington and Isle of Wight,
Housewife, verdict and indict.
Finally, which rhymes with enough,
Though, through, plough, or dough, or cough?
Hiccough has the sound of cup.
My advice is to give up!
Qui la stessa poesia letto da un americano.
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